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Quando si crea una Buyer Persona è necessario andare oltre al suo profilo, dove per profilo s’intendono gli elementi demografici, sociografici, legati all’istruzione, al ruolo aziendale, alla capacità di spesa, per andare invece più a fondo, indagando fattori nuovi e sconosciuti, per andare a scoprire come, quando e perché viene presa la decisione di acquisto che noi vogliamo orientare con le nostre attività di marketing e di comunicazione.
Il Modello Eureka! è uno strumento di lavoro utile per identificare e organizzare le informazioni utili all’analisi e alla comprensione della Buyer Persona Primaria.
Esso include tutto quello che è necessario sapere per comprendere il potenziale cliente, per entrare in empatia con lui ed instaurare un rapporto di fiducia determinante per farci scegliere.
È strutturato su 3 livelli:
I 4 Insights consentono anche di segmentare i potenziali clienti basandosi sulle differenze di necessità, di aspettative, di resistenze che questi hanno e su cosa vogliono sentirsi dire da noi.
Essi ci aiutano a direzionare meglio le attività di marketing e di vendita perché forniscono le informazioni più giuste per influenzare le loro decisioni di acquisto.
Vediamo uno per uno tutti gli elementi del modello.
Le Necessità Urgenti descrivono le situazioni che portano i potenziali clienti a cercare una soluzione come quella che offre la nostra azienda.
Essi hanno un problema o una necessità che percepiscono come impellente e per questo spendono tempo e risorse per trovare una soluzione e/o una controparte che risolva tali problemi o necessità.
Le Necessità Urgenti ci dicono, inoltre, se sono persone o fattori esterni a stimolare la ricerca e cosa rende un problema tanto urgente da infondere impegno per cercare una soluzione come quella che offriamo noi.
Questo Insight descrive i risultati operativi e personali che la Buyer Persona auspica di ottenere dall’acquisto di una soluzione come la nostra.
Ci dice, ad esempio, quali esiti e quali conseguenze positive questo potenziale cliente si aspetta, come egli misura il suo successo nell’aver acquistato il prodotto o servizio.
Nel caso in cui la Buyer Persona sia effettivamente un buyer del settore B2B, i Risultati Attesi ci dicono anche cosa egli pensa che cambierà nella sua azienda dopo aver fatto questo acquisto.
Questo è l’Insight negativo; esso ci dice cosa c’è che non va nella nostra soluzione o nella nostra azienda.
Dalle parole del potenziale acquirente emergono i motivi per cui il nostro prodotto o servizio non incontra le sue necessità, perché egli preferisce optare per la soluzione di un competitor o il motivo per cui decide di non acquistare affatto e di rimanere nello status quo.
Grazie a questo Insight possiamo individuare quali elementi specifici di prodotto, di servizio e/o aziendali il potenziale cliente valuta quando sceglie se acquistare da noi o dai nostri competitors.
I criteri decisionali riguardano soprattutto i benefits del prodotto/servizio; se le caratteristiche della nostra soluzione incontrano le necessità del potenziale cliente, egli la terrà in maggior considerazione rispetto a quella di altri player e nel processo di selezione vincerà la partita portando all’azienda un nuovo cliente.
Questo è l’elemento che consente di capire se ci sono altre persone, oltre al Buyer direttamente interessato e oggetto dello studio della Buyer Persona, che intervengono nella decisione di acquisto e con le quali egli si confronta; informa inoltre del peso decisionale che questo eventuale altro soggetto ha sul processo d’acquisto e in quali fasi.
Questo secondo elemento condizionante è utile per capire dove e come i potenziali clienti prendono le informazioni che servono loro per valutare le opzioni a loro disposizione.
Esso è particolarmente utile per gestire al meglio tutti i canali di comunicazione, da quelli istituzionali a quelli di advertising.
Il Processo d’acquisto di può suddividere in 4 step, cui segue una fase aggiuntiva:
Una volta emersa la necessità di acquisto di una soluzione, il Buyer inizia a ricercare prodotti e servizi utili al proprio scopo; mano a mano che cerca e consulta fonti, egli inizia a valutare le opzioni a sua disposizione e gradualmente a scartare quelle che non lo soddisfano, fino a quando prende una decisione finale.
Il processo può essere condizionato dalle Persone che intervengono nella decisione d’acquisto in maniera diretta o indiretta e dalle Fonti d’Informazione che nel tempo consulta.
Un ultima fase, successiva al processo decisionale, è quella dell’utilizzo del prodotto o servizio acquistato.
L’interesse ad approfondirla è legato alla volontà di indagare la soddisfazione sulla scelta effettuata dal Buyer.
Questo è utile per fidelizzare il cliente, se acquisito, o per avere indicazioni utili su ciò che più viene apprezzato del prodotto competitor se l’intervistato non ha optato per la nostra soluzione.
Questo strumento è utile anche come linea guida per identificare di quante Buyer Personas la nostra azienda ha bisogno per direzionare le proprie attività di marketing.
Con questo criterio la segmentazione non avviene in funzione di elementi socio-demografici, ma di fattori legati al processo decisionale con conseguente focus sugli insights piuttosto che su altri fattori legati al profilo della Buyer Persona.
Di fatto esso fa emergere la Buyer Persona Primaria, che incorpora patterns comuni agli intervistati e che aiuta a perseguire la strategia centrale per l’azienda.
Dalle interviste, poi, emergono diversi Scenari relativi alle Buyer Personas Secondarie, molto utili per fare content marketing e storytelling.
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