Di recente ci siamo focalizzati su di un progetto di Marketing Automation che ci ha proiettato nel cuore dell’Inbound Marketing, contesto naturale in cui si muovono le Buyer Personas.
Ve ne parliamo in questo articolo.
Indice dei contenuti
Se è vero che nell’Inbound Marketing il cliente è centrale, è altrettanto vero che la personalizzazione delle informazioni che l’azienda fornisce ai suoi clienti e potenziali è fondamentale.
La qualità dei contenuti che veicoliamo, inoltre, viene vanificata se tali contenuti non arrivano nel momento giusto.
Pensate quanto sia inutile proporre l’acquisto di un corso, ad esempio, se prima non ci siamo accertati che il nostro cliente target sia interessato alla tematica del corso stesso, abbia realizzato che certe competenze gli mancano e può acquisirle tramite la formazione che eroghiamo, che il nostro servizio è di qualità e che il suo denaro sarà ben speso.
Se la nostra comunicazione non ha un timing adeguato, la nostra offerta non otterrà il riscontro sperato, con importanti conseguenze negative in termini economici oltre che di brand, con il rischio implicito di essere percepiti come spammosi e indesiderati.
È evidente che se vogliamo fare una comunicazione personalizzata, dobbiamo conoscere bene i destinatari di tale comunicazione, ossia le Buyer Personas.
Quando si parla di Marketing Automation il concetto di Buyer Personas assume una duplice veste.
Da un lato lo studio approfondito del processo decisionale d’acquisto con gli insights che muovono alla ricerca della soluzione e gli Influencers che intervengono, dall’altro le reazioni agli stimoli che diamo tramite l’invio di email.
In questo caso all’analisi qualitativa su interviste deve essere affiancato lo studio analitico dei dati ottenuti dagli strumenti digitali di automation mano a mano che gli utenti interagiscono con noi.
Le analisi qualitative su interviste ci forniranno tutte le informazioni necessarie a creare i contenuti da veicolare ai clienti target e daranno una prima panoramica sulle loro abitudini comportamentali.
Sapremo, ad esempio
Le analisi sui comportamenti degli utenti in base a stimoli che diamo noi tramite l’invio di mail automatizzate sono invece un passaggio successivo che va ad arricchire ancora di più le nostre Buyer Personas.
Innanzitutto validando quanto emerso dalle interviste.
Gli insights emersi sono davvero quelli che muovo alle azioni?
⇒ Facciamo un esempio
Le Necessità Urgenti di una persona che vogliamo portare ad acquistare il corso di cui abbiamo parlato sopra sono davvero quelle che abbiamo rilevato in fase di intervista?
Già nelle prime fasi di lavoro possiamo capire se la risposta è positiva o meno.
Supponiamo che la Necessità Urgente rilevata sia la seguente:
Questa è la citazione di un intervistato, l’Insight Chiave sarà relativo alla necessità di acquisire competenze base di grafica per rendere autonoma la risorsa interna all’azienda (Ndr)
Posso usare quest’informazione in diversi modi:
La validazione dell’insight e il contestuale utilizzo di contenuti incentrati su di esso è solo l’inizio; è quell’elemento che ci consente di raccogliere ulteriori dati sulla Buyer Persona e di arricchirla con informazioni tratte dal suo comportamento sul nostro sito web.
Potremmo verificare, ad esempio, che persone mosse da certe Necessità Urgenti hanno caratteristiche comportamentali diverse da chi è mosso da altre priorità, che tendono a interagire in maniera diversa, che hanno percorsi di conversione più o meno lunghi, che hanno caratteristiche demografiche o di ruolo affini.
Nel tempo, mano a mano che si raccolgono dati, si possono affinare i processi comunicativi per renderli più efficaci sia nei contenuti che nelle modalità di erogazione degli stessi.
⇒ Perché, ad esempio, creare lunghi flow automatizzati se chi è mosso da certi insight tende a convertire subito?
⇒ Al contrario, perché non aggiungere un passaggio in più nel processo, se ci rendiamo conto che chi ha un certo tipo di bisogno in genere richiede anche uno stimolo in più per acquistare?
Lo studio delle Buyer Personas non si può ritenere concluso alla chiusura delle interviste.
Molto dipende dal tipo di soluzione venduta, ma in casi in cui vengono attivati sistemi di marketing automation, la successiva analisi dei comportamenti degli utenti dà un grande valore aggiunto.
È questo il modo di creare davvero un marketing cliente centrico; partendo dagli insights che muovono alla decisione d’acquisto e segmentando ulteriormente in funzione di come chi è mosso da specifici insights tende a comportarsi nel suo processo decisionale.